L’ITIS “A. Volta” di Alessandria vola negli Stati Uniti

L’ITIS “A. Volta” di Alessandria vola negli Stati Uniti

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Personale scolastico

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Tre studenti di quarta superiore della classe 4AC del corso di chimica, materiali e biotecnologie dell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Volta” di Alessandria parteciperanno al Regeneron International Science and Engineering Fair (ISEF) 2025 in Ohio con il progetto “Hydrocult” grazie al supporto di SYENSQO e del COMUNE di Alessandria.

Si è tenuta in data 15 aprile 2025  presso la sede dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Alessandro Volta” di Alessandria,  la conferenza stampa di presentazione del progetto Hydrocult, sviluppato da tre studenti di quarta superiore della scuola – che offre percorsi di studio in vari settori industriali, tra cui chimica, informatica, elettronica ed elettrotecnica, meccanica e meccatronica, trasporti e logistica, oltre che un percorso di liceo scientifico opzione scienze applicate- che rappresenterà l’Italia al Regeneron International Science and Engineering Fair (ISEF) 2025, la più prestigiosa competizione scientifica giovanile per scuole superiori al mondo.

L’incontro, alla presenza di rappresentanti del Comune di Alessandria, della Provincia e di Syensqo, una delle principali aziende globali nel settore delle specialità chimiche, partner tecnico del progetto, è stato l’occasione per raccontare nel dettaglio il progetto e presentare i giovani “scienziati” che voleranno dall’altra parte del mondo il prossimo 10 maggio.

Soddisfatto il Presidente della Provincia Luigi Benzi “Il sistema sviluppato dai giovani studenti sotto la supervisione del prof. ing. Laganà, con i quali mi complimento, dovrebbe semplificare il processo delle auto ad idrogeno per ‘fare il pieno’, riducendo così l’impatto ambientale necessario per la produzione di idrogeno. La scuola deve essere innovativa e al passo con le esigenze del mondo del lavoro, l’Istituto “A. Volta”, ancora una volta, dimostra che la strada intrapresa è quella giusta.”

Enorme e concreto il supporto ricevuto dal Comune di Alessandria come ben espresso dall’Assessore alle Politiche Giovanili Vittoria Oneto in rappresentanza del Sindaco Giorgio Abonante e accompagnata dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Irene Molina.

Ecco la dichiarazione di Vittoria Oneto: “Con grande piacere l’amministrazione ha deciso di contribuire fattivamente a questa grande e unica opportunità che ci permette di valorizzare l’impegno di questi ragazzi. È un modo per esprimere gratitudine da parte di tutta la nostra comunità alle eccellenze che portano il nome della città nel mondo. Abbiamo bisogno di fare sentire soprattutto ai giovani che ci siamo, che le istituzioni sono vicine al loro percorso di vita, nei momenti di difficoltà e di fragilità ma anche nella realizzazione dei propri sogni”

Francesco Petralia, Tommaso De Santa e Paul Ples Vasile, rappresenteranno l’Italia all’evento che si terrà a Columbus (Ohio, USA) dal 10 al 16 maggio 2025. Il team, sotto la supervisione del professor Giorgio Laganà, si è contraddistinto per l’innovazione e l’approccio pionieristico nell’utilizzo dell’idrogeno come soluzione energetica, allineandosi perfettamente agli obiettivi della transizione ecologica.

Il progetto è stato realizzato a seguito della vincita – nel precedente anno scolastico – del concorso “Idrogeno al Quadrato” promosso dal Rotary Club di Alessandria lo scorso maggio per poi partecipare al concorso nazionale organizzato a Milano da FAST, Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, ed essere selezionato per volare negli Stati Uniti.

Il ruolo delle nuove generazioni nel plasmare un futuro sostenibile e innovativo è più cruciale che mai” dichiara la Presidente del Rotary Club di Alessandria, Roberta Panzeri. “È con questa consapevolezza che il nostro Club ha voluto sostenere il “Concorso Idrogeno al Quadrato” rivolto agli studenti delle scuole superiori. Abbiamo ritenuto che un investimento mirato nell’educazione alla sostenibilità e all’innovazione, affiancato da un sistema di riconoscimento e premiazione, potesse rappresentare un potente motore di cambiamento. Incoraggiare gli studenti a confrontarsi attivamente con queste sfide, stimolare la loro creatività e premiare le loro idee e i loro progetti non è solo un atto di fiducia nel loro potenziale, ma anche una strategia lungimirante per il benessere del nostro territorio e del pianeta in generale”.

La Dirigente Scolastica Maria Elena Dealessi esprime a nome di tutta la comunità scolastica un sincero e immenso grazie al prof Giorgio Laganà, che guiderà i ragazzi anche nell’esperienza oltre oceano e ha coordinato tutte le fasi del progetto, mantenendo sempre uno spirito competitivo e un sano ottimismo. I nostri studenti hanno dedicato tempo, energia e creatività allo sviluppo di un’idea innovativa, attraverso questo lavoro non solo hanno acquisito competenze preziose in ambito scientifico e tecnologico, ma hanno anche dimostrato una profonda consapevolezza delle problematiche ambientali e un forte desiderio di contribuire a un cambiamento positivo. Il progetto si è configurato come un vero e proprio laboratorio di apprendimento attivo e significativo, con una profonda ricaduta didattica su diversi livelli, non ultimi lo sviluppo del pensiero critico e della capacità di problem solving nonché le capacità comunicative, collaborative e di gestione del tempo. Ricadute riscontrate anche sul gruppo classe, aspetto quest’ultimo di grande valore pedagogico. Siamo certi che l’esperienza che faranno oltre oceano sarà un’ulteriore preziosa occasione per sviluppare competenze a 360 gradi, stimolare la curiosità intellettuale e promuovere una coscienza ambientale critica e propositiva”.

Hydrocult è un progetto innovativo che risponde alla crescente domanda di soluzioni sostenibili nell’ambito della mobilità elettrica e dell’energia rinnovabile. I tre studenti hanno sviluppato un sistema di ricarica che elimina l’uso delle batterie, migliorando l’efficienza energetica e riducendo l’impatto ambientale. Il progetto mira a sfruttare l’energia cinetica dei veicoli in movimento per produrre idrogeno, un vettore energetico fondamentale per la transizione ecologica.

Il sistema si basa su una tecnologia chiamata “press bump”, che genera energia elettrica tramite la pressione esercitata dal passaggio dei veicoli nel traffico.

L’ energia prodotta alimenta un elettrolizzatore che separa l’acqua in idrogeno e ossigeno. L’idrogeno prodotto viene quindi successivamente immagazzinato in serbatoi e utilizzato per alimentare celle a combustibile in grado di rifornire le stazioni di ricarica. Il sistema è autosufficiente, non richiede l’ausilio di batterie e ha un impatto ambientale pari a zero.

Federico Frosini, Direttore dello stabilimento Syensqo di Spinetta Marengo, ha dichiarato:
“In Syensqo, investire nella scuola e nei talenti è cruciale, non solo per massimizzare le risorse aziendali, ma per alimentare l’innovazione e favorire l’apertura verso nuove opportunità e approcci nel campo scientifico. Il progetto Hydrocult dimostra come la sinergia tra le competenze tecnologiche avanzate, come quelle offerte dal sito di Spinetta, e la formazione scolastica possa dare vita a soluzioni innovative e sostenibili, alimentando la nascita di idee con un impatto positivo sul futuro.”

Un ringraziamento sincero infine a tutti i partecipanti: UPO – CONFINDUSTRIA – UST – AZIENDA OSPEDALIERA – FONDAZIONE SLALA, al dipartimento di chimica, a tutti i docenti e al personale ATA che con impegno e professionalità hanno contribuito a rendere realmente fattibile e spendibile questo importante progetto.

 

Links:

Hydrocult, idrogeno dal traffico: l’idea di tre giovani geni italiani

Tre studenti di Alessandria volano negli USA per rappresentare l’Italia al Regeneron ISEF 2025 con un progetto sull’idrogeno

 

 

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